Mi presento,
Sono un’appassionata d’arte e una “pseudo-artista”. Da parecchi anni mi occupo di sinestesia.
Cos’è la sinestesia? .. è la capacità di associazione dei sensi che abbiamo un po’ tutti. In alcuni individui questa sensibilità è maggiore: si parla di individui sinestetici. Un esempio semplice può essere la visione del cibo: quando vediamo una torta (vista) sappiamo già che ci aspetta un gusto dolce, così come quando vediamo un panino percepiamo un gusto salato. Questo è un esempio sulla nostra vita quotidiana. Gli individui sinestetici hanno sensazioni accentuate, molto più profonde e avvolgenti, a seconda della situazione in cui si trovano: in un concerto di musica classica ad esempio il sinesteta potrebbe vedere colori, sentire un gusto, o un profumo. Si può essere sinestetici con soli due sensi o tre .. o con tutti e 5 i sensi
La mia arte è utopisticamente rivolta al miglioramento della società, allo sviluppo della creatività (vedi il progetto della Palestra Mentale Artistica).
La mostra di Mestre del 2006 ed in seguito quella di Grugliasco del 2008, e le altre, ultima ad Asiago nel 2013, hanno avuto riscontri per la sensazione avvolgente. Nel 2006 da una “semplice mostra” , che ho intitolato LE 5 CONTROSTAGIONI, con la stimolazione del gusto, dell’udito e della vista.
Ho esaminato il mio modo di essere ed i modelli tipici che avevo intorno a me ed ho sintetizzato i modelli in modi di comportamento, o meglio cinque regole di vita che a volte possono servire per preservare la sensibilità personale e per vivere meglio. In seguito ho sintetizzato i modelli in 5 frasi.
Ho poi associato queste 5 “emozioni o stati d’animo” ai 3 colori primari della sintesi sottrattiva Cyan, Magenta e Giallo più il Bianco e il Nero (questi ultimi due colori della sintesi sottrattiva li ho scelti per il giorno e la notte).
Ho rappresentato quindi visivamente l’istinto, la malinconia, larazionalità, lacrudeltà e l’apparenza con le frasi allegate. Ogni controstagione l’ho associata ad un colore. Istinto-magenta, Malinconia-giallo, Razionalità-nero, Crudeltà-bianco, Apparenza-cyan.
In seguito ho scelto dei pezzi musicali che “sinesteticamente” riuscivo ad associare ad ognuno:
Grazie al prof. Giulio Castagnoli, docente di composizione del Conservatorio di Torino, sono riuscita ad avere la corrispondenza di tre controstagioni con i suoi pezzi sperimentali. Ho ascoltato attentamente e per giorni questi pezzi, ed estrapolato con un software (Audacity) un solo minuto, del pezzo selezionato, che per me rappresentava una controstagione piuttosto che un’altra (questi pezzi alla mostra venivano ascoltati con cuffia davanti al quadro) ed in seguito ho trovato i gusti corrispondenti (messi in contenitori e da assaporare nella mostra sempre davanti al quadro). Il minuto del pezzo selezionato veniva ripetuto in modo infinito in modo da “emozionare” il visitatore della mostra.
In seguito, dopo questa ricerca ho creato dei personaggi il Principe Istinto e le quattro principesse: Malinconia, Apparenza, Crudeltà e Razionalità, e con la fiaba scritta da Agnese Visconti e la musica di Dania Ferro abbiamo inciso un CD con gli Young8 che nella performance veniva ascoltato da tutti mentre si visitava la mostra.
Il percorso che ho fatto è stato ricco di stimoli , infatti mi ha portato (a partire dalla musica questa volta) ad un pezzo del Maestro Walter Gatti intitolato youth eight emotion, dedicato al gruppo degli Young8. Da questo pezzo ho raccolto le mie emozioni, ed ho seguito un percorso psicologico sulle emozioni primarie, dapprima con un quadro ogni singola emozione e poi un quadro con la nemesi di tutte e otto le emozioni riassunte in un sole azzurro dove nella estensione degli otto raggi ho scritto su ogni raggio un’emozione.
Questo percorso mi ha fatto riflettere sullo stato delle persone, su quanto le emozioni giochino un ruolo fondamentale per la crescita dell’individuo. I libri di Goleman e le definizioni di Plutchik, e tutte le ricerche su internet e nelle biblioteche accessibili, mi hanno avvicinato alla psicologia e all’intelligenza emotiva.. Questo mare di informazioni e queste “acque”, hanno portato la mia creatività a dipingere un quadro intitolato “otto emozioni primarie” composto tutto da parole: sono esattamente facce che corrispondono alle parole scritte all’interno. Mi sono divertita a far combaciare l’emozione primaria con la parola scritta (in calligrafia Onciale) e ne risulta visivamente una simpatica immagine.
Lo scrivere all’interno del quadro è una mia prerogativa che lancia un messaggio allo spettatore: è un rompicapo leggere e trovare le lettere ed i simboli. Tutto quindi è un gioco! Gioco che serve per sviluppare la creatività, ma anche per attirare l’attenzione sull’opera. In quest’epoca talmente piena di immagini guardiamo senza vedere. Questa è un’occasione per guardare e scoprire…
Un tipo di ricerca simile ed avanzata la ritroviamo all’ISCT Istituto di scienze e tecnologie della cognizione. Questo organismo svolge attività di ricerca sviluppo e trasferimento tecnologico nell’area della cognizione umana, comparata ed artificiale. Questi ricercatori hanno realizzato nell’ambito del progetto Help, un prototipo sperimentale per permettere ai non vedenti di vedere” un quadro”, non con l’ausilio del cellulare che descrive come ora è fattibile con una semplice app, i colori e l’immagine del quadro, ma aggiungere il tatto …. Riuscire ad arrivare a questo sarebbe bellissimo ed il mio scopo è anche un po’ questo.
Ad oggi sto facendo delle ricerche sul numero 7 ed ho preparato alcuni video, testi e disegni. Per questo progetto questa volta ho coinvolto cantautori scrittori ed altri artisti che mi hanno scritto testi e musiche e molto altro.
Un video ha partecipato ad un concorso/Mostra Visible White Photo & Video Prize Firenze 2014, i testi che compaiono nel video, hanno partecipato ad un concorso e vinto una selezione. Il video sulla Luna (il primo dei sette pianeti del Sistema Tolemaico) è stato selezionato per la biennale di Roma.
L’immagine di mercurio, con la elaborazione dei miei testi scritti con scrittura Romana corsiva del II Sec. d.c. è stata proiettata su un Progetto Time Square New York.
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