ESPLORAZIONI D’ARTE TRA FORMA E NEGAZIONE
A cura di Marialaura Lattaruolo
Direzione artistica: Mirella Bertinotti, Roberto Borra
Organizzazione Collettivo 37-Torino
12 ottobre / 8 novembre 2019
vernissage sabato 12 ottobre ore 19
Artisti in esposizione:
ALBERTO BONGINI – CARMELO CANDIANO-BRUNO CHIODARELLI-GIOVANNA CIQUERA-MARIO FIOR-MASSIMILIANO GISSI-SUSIE HNILICKA-LUISA JACOBACCI-ROSALIND KEITH-STEFANIA LUBATTI-MARINO FELIXG-GIULIA MARTINO-ANTONIO PRESTI-SILVIA REGE CAMBRIN-MARINA TABACCO-VICTORIA TKATCHENKO-MARCO VIGO-YU JIN-ROSALIA ZUTTA
La mostra “Esplorazioni d’arte tra forma e negazione” cura di Marialaura Lattaruolo con la direzione artistica di Mirella Bertinotti e Roberto Borra, è stata inaugurata sabato 12 ottobre 2019 alle ore 19 nel contesto della Quindicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
Si tratta della mostra inaugurale della Galleria “Drovetti Artspace” di Torino, un nuovo spazio culturale ed espositivo di arte moderna e contemporanea che nasce ad opera dell’Associazione Collettivo37 in collaborazione con l’artista ed ex gallerista Antonio Presti. La mostra presenta opere di pittura e arte digitale sottese tra l’espressione artistica figurativa e l’arte della non forma affrontata artisti di varia provenienza (Italia, Inghilterra, Cina, Svizzera, Ucraina) accomunati dalla volontà di “evocare” luoghi, spazi e circostanze con un approccio tecnico ed artistico poco incline alla ricerca della rappresentazione oggettiva. Nel complesso le opere in mostra trascinano lo spettatore in un coinvolgente percorso di espressioni artistiche alquanto diverse per forme e contenuti, capaci di rappresentare nella complessità dell’arte, la complessità dell’uomo. Visioni che traggono ispirazione da un liberissima poetica indotta dall’utilizzo di sperimentazione dei materiali come nel caso di Alberto Bongini, di Stefania Lubatti e di Victoria Tkatchenko, oppure dalla interpretazione misteriosa e surreale del maestro Carmelo Candiano e in quelle di Yu Jin, di Silvia Rege Cambrin e di Giulia Martino oppure attraverso espressioni pittoriche ricche di una sottile e raffinata vena ironica come nel caso dell’artista inglese Keith Rosalind e di Marino Felixg. Massimiliano Gissi porta in esposizione un’opera che evoca i mondi immaginari intessuti di simbologie d’oriente, attraverso un sapiente connubio di tecniche miste dove acquerelli, tempere e acrilici traducono in concreta espressione pittorica il suo visionario universo interiore. Personalissime anche le espressioni dell’artista svizzera Susie Hnilicka e di Rosalia Zutta che pur nella stesura pittorica di impronta fondamentalmente piu’ classica mantengono una vitale modernità espressiva. Bruno Chiodarelli esplora i confini dell’arte digitale con una efficace sovrapposizione di universi visivi tratti dalle sue fotografie che si addensano a formare una modernissima visione interiore dei “luoghi del reale”. Suggestiva ed essenziale risulta la fotografia digitale di taglio astratto di Mario Fior cosi ricca di elementi visivi e di contenuti assimilabili alla miglior pittura astratto informale che si confronta in modo diretto con le suggestioni delle estrose espressioni pittoriche anch’esse di chiara matrice informale di Marco Vigo, Luisa Jacobacci, di Giovanna Ciquera e di Marina Tabacco quest’ultima recentemente citata dalla rivista “Vogue” per la sua collaborazione con una importante stilista di moda. Infine Antonio Presti ci presenta un’opera legata alla sua viscerale passione per la natura ed in particolare per l’albero che con pittura sapiente e controllata reinterpreta attraverso un’affascinante visione concettuale di matrice metafisica.
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