Articolo della Federcritici Ottobre 2010

Natura colore e musica sono gli elementi che costituiscono la peculiarità di Giulia Martino, artista torinese, che ha fuso tali elementi nella sua ricerca pittorica. Il soggetto prediletto è il paesaggio figurativo ma anche gli strumenti musicali palpitanti di atmosfere.

L’artista utilizza le sue conoscenze musicali per creare a suon di pennello, turbinii di nuvole e serpeggianti soffi di vento che rendono i suoi cieli unici e magici.

Spesso questi virtuosismi danno spazio anche all’evocazione di animali africani che ne mondo di Giulia Martino divengono il pretesto per esprimere attraverso la pittura l’ìamore verso le creature che abitano il globo.

Non mancano nella sua ricca produzione paesaggi legati al vissuto che costituiscono il necessario bagaglio di ricordi e suggestioni, i luoghi che vive nella quotidianità.

Così accanto a paesaggi scaturiti direttamente dalla sua sensibilità si affiancano i luoghi della provincia torinese, o anche e soprattutto del Gargano.

Altri elementi che concorrono alla comprensione del lavoro di Giulia Martino sono le scienze semiotiche e sinestetiche, che le consentono di far partecipare alla composizione dei suoi lavoro non solo la vista ma anche l’udito creando un ulteriore comunicazione tra i due mondi.

Utilizzando le sue stesse parole “… un pezzo musicale non è un’aspetto esteriore ma è il completo aspetto che COMUNICA. Non è un’emancipazione la dissonanza sia delle note che dei colori..” . In questa sua dichiarazione GM si discosta dall’artista che ha cominciato e preseguito un importante filone dedicato al tema musicale, ovvero Kandinsky.

Il suo colore è puro e brillante e fluttua sulla tela in delicati giochi di sfumature.

La pittrice, nei suoi ultimilavori ripropone il binomio arte, sapori e musica, partendo da composizioni musicali che il maestro Giulio Castagnoli (Conservatorio di Torino) ha composto per la nostra artista. Le melodie sono da abbinare alle tele e alla fiaba delle controstagioni.

Controstagioni perchè non solo non trattano delle tipiche stagioni climatiche ma si raddoppiano anche nel tradizionale numero dei sensi.

Anche il progetto sulle otto emozioni, consta di otto pezzi musicali che corrispondono alle tante emozioni.

La cifra stilistica di Giulia Martino si ritrova nel tipico turbinio del pennello, che anticipa l’esecuzione musicale facendone intuire le melodie: talvolte di speranza, talvolta di dolore. Il colore usato acuisce in noi tali sensazioni cone nel blu degradante in delicate sfumature di Tristezza. Oppure il fiammeggiante rosso attribuito all Rabbia.

Questa pittrice sensibile possiede un legame profondo con le armonie musicali, in un gioco continuo di rimandi.

Vedere una sua opera è come aprire un pentagrama visivo, che arriva a toccare le corde emozionali dello spettatore.

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